Una vergogna MONDIALE
La visione di questo video per un bambino richiede la presenza di un adulto Mentre ieri parlavo di vergogna americana oggi voglio fare sapere di questa vergogna mondiale.Fonti ufficiali dicono 100mila morti in 3 anni,fonti poco attendibili visto il comportamento del governo sudanese.L'ONUdove è?Gli americani dove sono(strano perchè cè anche il petrolio nel sudan)? Missione in Darfur (Foto UNHCR)"Gli Janjaweed stanno combattendo nel Darfur con sostegno diretto e ordini dal Governo sudanese. Non prendono decisioni. Gli ordini arrivano sempre dal Governo. Ci danno ordini, e dicono che dopo l'addestramento ci forniranno pistole e munizioni". Gli uomini che li addestravano vestivano uniformi dell'esercito sudanese ed il Ministro degli Interni Hussein era un ospite abituale. Questo quanto dichiarato da un uomo che ha affermato alla BBC di esserne stato un membro. L'uomo afferma di aver visto i ministri del Governo sudanese ai campi di addestramento della sua unità della milizia araba che davano ordini, comprensivi di uccisione di bambini e violenze sessuali. L'ex ribelle ha affermato che la maggioranza delle vittime sono civili, la maggior parte delle quali donne, ed ha anche parlato di "molti stupri" commessi dai Janjaweed, negando comunque di aver mai preso parte a stupri o assassini. Il Ministro per lo Sviluppo internazionale del governo britannico Hilary Benn, che ha visitato la Regione lunedi scorso, ha detto che le dichiarazioni dell'uomo sono "chiaramente molto serie" e per questo lo ha esortato a parlarne con l'ICC (Corte Criminale Internazionale). Il conflitto è cominciato nell'arida Regione in seguito alla formazione di due gruppi ribelli in risposta alle violenze perpetrate dalle milizie paramilitari filo-governative arabe Janjaweed, ma Khartoum ha sempre negato di sostenere questi ultimi sostenendo invece che i problemi nella Regione siano stati esagerati per ragioni politiche. I ribelli dicono che il Governo stia opprimendo i Neri africani in favore degli Arabi. Al-Bashir, presidente sudanese, ha definito i ribelli del Darfur "gangster", ma dopo le forti pressioni internazionali e la minaccia di sanzioni il Governo ha promesso di disarmare i Janjaweed. Il Sudan è accusato di sostegno ai ribelli chadiani Secondo un rapporto di esperti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU anche formazioni ribelli del vicino Chad stanno alimentando il conflitto nella parte nord ed in quella ovest del Darfur e si crede che il Sudan stia rifornendo di armi e veicoli i ribelli chadiani. Il rapporto del Consiglio dichiara poi, secondo l'UN News Service, che i Janjaweed sono passati dai cavalli e dai kalashnikov ai Land Cruiser ed alle granate con propulsione a razzo. Anche il Presidente nigeriano richiama l'attenzione sul conflitto Obasanjo, Presidente nigeriano, ha richiamato il Governo sudanese e la comunità internazionale per agire riguardo la situazione che peggiora sempre di piu' nel Paese, mettendo in guardia circa la possibilità di genocidio in Darfur. Il conflitto in Darfur è stato chiamato in modi diversi a seconda di chi lo ha definito: gli Stati Uniti ed alcune agenzie lo hanno definito "genocidio", mentre l'AU (African Union), ha sempre evitato di usare questo termine, così come ha fatto il Governo sudanese. L'Ente panafricano sta aspettando una risposta formale dal Sudan su quando un team di sostegno dell'ONU sarà autorizzato ad entrare in Darfur, per la quale sia Kofi Annan che il presidente del Consiglio di Pace e Sicurezza dell'AU Konare si sono appellati al Presidente sudanese al-Bashir. L'ambasciatore della missione AU in Sudan, Sam Ibok, ha dichiarato all'IRIN di aver avuto informazioni informali circa la volontà del Governo di voler favorire il piano. L'AU è stata capace di fare poco dal 5 maggio (accordo di pace del Darfur, firmato pero' solo da un gruppo ribelle su tre) ed ha notato un incremento della violenza. Secondo l'ultimo rapporto dell'ICG (International Crisis Group) sul Darfur l'ONU, gli Stati Uniti e l'Unione Europea devono, lavorando insieme o separatamente, sanzionare i membri chiave dell'NCP (National Congress Party), partito dominante nel Paese, che sono stati nominati nelle investigazioni promosse dall'ONU per il coinvolgimento nelle atrocità. Khartoum ha sempre negato qualsiasi legame con i Janjaweed che sono accusati di crimini di guerra contro i civili in Darfur. A causa del conflitto si stima siano morte 200 mila persone e 2 milioni e mezzo abbiano dovuto lasciare le proprie case durante questi tre anni. Gli USA secondo le ultime notizie dei maggiori media hanno inasprito le sanzioni contro il Sudan. Etichette: Darfur |
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