...È per questo che nell'immaginario popolare “marocchino” divenne sinonimo - e lo è rimasto ancora oggi - di ferocia bestiale e di violentatore recidivo e abituale. Dopo la “liberazione” di Roma, le truppe coloniali francesi, marocchini, algerini e senegalesi, si sarebbero macchiate di atrocità e violenze sessuali anche in Toscana, nel Senese e all'isola d'Elba. Dopo la caduta di Montecassino, su precisa autorizzazione del comando francese, ebbero a disposizione le donne d'ogni età dei villaggi italiani conquistati. Una indagine ministeriale posteriore accertò che le donne violentate raggiungevano complessivamente la cifra di 60.000. La magistratura militare francese avviò 160 procedimenti giudiziari che riguardavano 360 individui. Il tribunale francese emise alcune condanne a morte e ai lavori forzati. Una quindicina di marocchini erano stati colti sul fatto e fucilati sul posto. In complesso, lo stato francese fu reticente e non riconobbe la vastità dei casi denunciati dagli italiani. Nelle piazze dei paesi ciociari, ad Ausonia e Esperia, sorgono le lapidi che ricordano le vittime della violenza selvaggia dei “marocchi”, come li chiamano da quelle parti. Ma nessuno ama parlarne. I testimoni, e insieme le vittime di quella tragedia, sono morti da tempo. Da quelle violenze non nacquero figli.
I marocchini erano affetti da gravi malattie veneree che trasmisero alle donne e alle bambine violentate. Malattie che provocarono interruzioni e aborti spontanei nella maggioranza dei casi. Solo pochi bambini meticci sopravvissero e le madri li allevarono amorevolmente rinunciando a sposarsi. Ma parecchie donne, specie le più giovani, non ressero alla vergogna e abbandonarono il paese per trasferirsi in città dove sarebbe stato più facile dimenticare e farsi dimenticare...Etichette: BBC, Burundi, Generation Next, Haiti, MINUSTAH, ONU, peacekeeper, The Lancet, USA, violenza sessuale |
Comments on "Stupri di guerra . Parte 4"
E' vero. Qui all'Isola d'Elba le truppe "di liberazione" hanno stuprato donne e bambine. I senegalesi del comando francese avevano diverse ore di totale libertà di fare quello che volevano e l'hanno fatto.....
Leggi il racconto che a questo proposito si trova nel libro "le tre api d'oro".
La cosa più triste é che queste donne non sono state consoderate "vittime di guerrA".
Ciao! da quanto tempo!
come stai?
caterina
@ Anonimo e nessuno ne parla questa è la cosa che mi fà arrabbiare
@Alice. Caterina Narracci io benissimo e tu , sono stra impegnato e poco tempo per stare al pc