MA DAVVERO NON SIAMO STATI SULLA LUNA?PARTE 7
LE MAGICHE HASSELBLAD Un'altro problema, creato dal forte scarto termico, è quello delle condizioni fisiche della pellicola, che a quanto ci è detto era un' emulsione particolarmente sottile (per ottenere più scatti) del famoso Ektachrome 160. (L'unica alternativa valida, in quegli anni, era il Kodachrome 25, di definizione molto maggiore, ma probabilmente troppo lento per fotografare senza cavalletto). Ora, a molti di voi sarà capitato di dimenticare la macchina fotografica sul cruscotto della macchina, al sole d'estate, con risultati sulla pellicola molto simili agli effetti speciali dei filmacci horror televisivi. Per quanto sulla Luna, come già detto, non vi sia diffusione del calore, le parti, all'interno della macchina, si toccano tutte, ed è quindi impensabile che l'involucro esterno raggiunga anche solo i cento gradi, ma la pellicola rimanga sotto i 30 gradi necessari per non iniziare a decomporsi. Etichette: Nasa |
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