Saharawi: il popolo, la storia ( parte 3 )
Nel 1967 diventa un punto di riferimento di quello che prenderà il nome di Movimento di Liberazione del Sahara (MLS). Nel 1970, usciti dalla clandestinità, diventano oggetto di una durissima repressione con morti e centinaia di arresti tra cui lo stesso Bassiri. Nel maggio del 1973 un piccolo nucleo di nazionalisti Saharawi costituisce il Fronte Polisario (Fronte di Liberazione di Saguiat - Al - Hamra e Rio de Oro). Il nome di Fronte vuole solo esprimere una opposizione, un “far fronte” appunto, al colonialismo scegliendo le armi come strumento di lotta. Solo nell'agosto del 1974 il Polisario individua l’indipendenza come obiettivo fondamentale, mentre la lotta armata, insieme al lavoro politico tra le masse, rimane lo strumento principale. Nel l960 1’Assemblea Generale dell'ONU riconosce il diritto dei popoli all’autodeterminazione. A partire dal 1963, anche il Sahara Spagnolo viene incluso nella lista dei territori cui tale principio deve essere applicato. Sotto gli auspici delle Nazioni Unite, la risoluzione del l972 include per la prima volta anche il diritto all’indipendenza. Nell’agosto 1974, il governo di Madrid informa il Segretario generale dell'ONU dell’intenzione di tenere un referendum, sotto gli auspici delle Nazioni Unite, entro i primi sei mesi dell’anno successivo, e nell’autunno del 1974 procede al primo censimento della popolazione. Violenta è la reazione del re del Marocco Hassan II, che all’annuncio del referendum vede vanificati i suoi disegni di estensione della sua sovranità anche sul Sahara... Etichette: Saharawi, Tratto dalla ricerca di Nicola Malagoli |
Comments on "Saharawi: il popolo, la storia ( parte 3 )"
Attenzione,
Mohamed Bassiri, nazionalista marocchino di Smara, non era mai con la linea separatista del Polisario.
Nel maggio del 1973 un gruppo dei giovani studenti costituiscono il Fronte Polisario che aveva richiesti sociali e non politiche o separatistiche, ma purtroppo dopo che il Marocco ha liberato il Sahara Occidentale nel 1975, In un clima della guerra fredda, l'Algeria di Boumedienne e la Libia del Qeddafi hanno favorito la trasformazione del Polisario a un movimento separatista, peggio ancora hanno partecipato a un tentativo di dare vita a una "RASD" che si trova solo nella Quarta Zona Militare algerina a Lahmada.
Peggio ancora, l'Algeria ha annunciato una guerra, per diversi anni, tramite il Polisario, contro i saharawi.
dopo 6 anni Qeddafi ha detto no agli Stati cartone e ha chiuso la pagina con il Polisario, mentre l'Algeria continua fino oggi a costringere e a far vivere persone prive di loro diritti umani elementari nelle tendopoli a Lahmada (50 gradi di temperatura) nell'isolamento dal mondo, nella miseria e nell'assistenza totale degli aiuti umanitari internazionali, per un sogno che non si realizza mai come ha detto l'Inviato dell'ONU al Sahara Van Walssum.
continua