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* Nome: Agostino
* Eta:31
* Citta:Montecatini Terme
* Non mi piace:Doppie facce
* Mi piace:Libertà
* Film:Horror
* Libro:La Favola di Cristo
* Colore:Nero
* Frase:Meglio primi all'inferno che secondi in paradiso




Movimento Anarchico Volontario Antiautoritario Felizzanese Fottutamente Antipatico Noncurante Comunitario Umanitario Liberal Pacifista

BLOG NEWS per il "TIBET LIBERO!"














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28 gennaio, 2009

Droghe e sostanze stupefacenti . Anfetamine



Le anfetamine (o amfetamine) sono un gruppo di sostanze di sintesi ad azione stimolante sul sistema nervoso centrale: sopprimono il sonno, la stanchezza e l'appetito, incrementando la resistenza fisica e la capacità di concentrazione. Inoltre provocano stimolazione a livello respiratorio, aumento della pressione arteriosa, midriasi, broncodilatazione, ridotta urinazione.
L'azione anoressigena, che permette di usare queste molecole contro l'obesità, è legata alla stimolazione dei centri ipotalamici che regolano, tra le altre funzioni, proprio la fame e la sazietà.
Gli effetti delle anfetamine durano, in genere, diverse ore e spesso dipendono dal set (personalità e aspettative del consumatore) e dal setting (situazione e ambiente in cui si consumano).
Le anfetamine stimolanti provocano euforia, eccitazione (si è in grado di ballare tutta la notte e non accusare fatica), sensazione di potenza, facilità di parola, alterazione del ritmo sonno-veglia, aumento della concentrazione e delle prestazioni psico-fisiche. Le anfetamine allucinogene, prese a piccole dosi, hanno moderati effetti stimolanti accompagnati da leggera euforia, e, a dosi elevate, hanno effetti allucinogeni.
Negli anni '60 in Italia e in molti altri paesi le anfetamine erano vendute liberamente in farmacia ed erano molto usate da chi, per studio o per lavoro, aveva necessità di aumentare la capacità di concentrazione e la resistenza alla stanchezza. Oggi, con l'eccezione di alcuni farmaci contro l'obesità, non sono più usate in medicina, ma sono spacciate sul mercato illegale sotto forma di pasticche, capsule o polvere.
Normalmente l'assunzione di anfetamine avviene per via orale, ma in forma di polvere si possono fumare, sniffare o iniettare (in questo caso il rischio di overdose è maggiore). Le anfetamine sono anche usate come sostanze da taglio per preparare ecstasy o, unite all'LSD, sotto il nome di acidi.
Sono ben assorbite dal tratto gastrointestinale e dalla mucosa buccale, il tempo per raggiungere il picco della concentrazione plasmatica è tra 2 e 7 ore e, di conseguenza, la durata d'azione di una singola dose supera le 10 ore. Si accumulano in elevate concentrazioni al di là della barriera emato-encefalica e nel latte materno, sono estesamente metabolizzate dal fegato e escrete per via urinaria e la loro emivita di eliminazione può variare da 7 a 31 ore.
Le anfetamine sono tossiche per il sistema nervoso in virtù del loro meccanismo d'azione (provocano insonnia, tremori, euforia, cefalea, depressione, labilità emozionale, convulsioni, ansietà, irritabilità, sintomi psicotici) e, poiché hanno effetti tossici sul ritmo cardiaco e sulla pressione arteriosa, deve evitarne l'assunzione chi soffre di problemi cardiovascolari.

Tra gli altri effetti abbiamo sintomi extrapiramidali, ipotensione ortostatica, secchezza delle fauci, diarrea, perdita di peso, ipertiroidismo, disfunzione polmonare (legata ad un'inappropriata somministrazione in quanto i soggetti si iniettano in vena le tavolette sciolte in acqua che formano emboli nel polmone), aumento della temperatura corporea, anoressia, impotenza e riduzione della libido. Sono controindicate in gravidanza (eccetto che nel caso di narcolessia secondo un regime medico ben monitorato) e non vanno somministrate in associazione ad inibitori delle monoamino ossidasi, antidepressivi triciclici e altri farmaci antidepressivi, che causano un potenziamento degli effetti stimolanti a livello sia centrale che periferico.
L'uso di anfetamine ad alte dosi, specie se continuato, è in genere seguito da un periodo di "crollo psicofisico": quando l'effetto finisce sono amplificate le sensazioni lenite e ci si sente svuotati, spossati, irritabili, depressi.
La tentazione di allontanare da sé questi effetti negativi può spingere ad assumerne ancora, provocando dipendenza psicologica, e a ricercare una maggiore quantità di sostanza per provare nuovamente quelle stesse sensazioni di benessere psichico e fisico legate all'assunzione della droga. Ciò accade in quanto l'organismo ben presto incomincia a sviluppare tolleranza per gli effetti euforizzanti ed anoressizzanti. L'uso cronico di anfetamine può, inoltre, determinare un vero e proprio decadimento fisico (con affaticamento, umore disforico, insonnia), problemi relazionali, psicosi, comportamenti aggressivi e idee di suicidio.


Inoltre un altro rischio potenziale per coloro che si iniettano le amfetamine è l'avvelenamento acuto da piombo. Un metodo illegale, ma comune, nella produzione di questa droga è usare acetato di piombo come reagente chimico. Pertanto, errori nella produzione possono portare a metamfetamina inquinata con piombo e casi d'avvelenamento acuto con piombo in persone che s'iniettano la metamfetamina.

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22 gennaio, 2009

Laogai parte 4

Quello che conosciamo delle condizioni di vita nei laogai proviene quasi esclusivamente da detenuti fuggiti o scarcerati e rifugiatisi all'estero. Fra le testimonianze che descrivono i laogai in modo più critico, paragonandoli ai gulag e ai lager, ci sono The thirty-sixth way (1969), Prisoner of Mao (1973), Red in tooth and claw (1994) e Zuppa d'erba (1996). Alcuni temi ricorrenti in queste opere sono:

* descrizioni di lavoro forzato a ritmi disumani (fino a 18 ore al giorno, con l'obbligo di rispettare determinate quote produttive);
* uso della denutrizione e della tortura come sistemi punitivi e coercitivi;
* appello alla delazione fra prigionieri;
* sedute periodiche di "critica" e "autocritica", in cui i detenuti si accusano a vicenda, o si auto-accusano, di comportamenti criminali, a scopo rieducativo.


L'insieme di questi elementi configura anche un contesto generale di violenza fisica e psicologica coordinate che corrispondono al concetto di lavaggio del cervello.

Philip Williams e Yenna Wu (The Great Wall of Confinement, 2004) hanno paragonato le testimonianze dei prigionieri cinesi con quelle raccolte in Arcipelago Gulag di Solženicyn e con Un mondo a parte di Gustaw Herling. Gli autori riconoscono numerose somiglianze sotto diversi aspetti: condizioni delle baracche e di lavoro, maltrattamenti, delazione, denutrizione, scarsa igiene e malattie.



Secondo il rapporto annuale 2006 di Amnesty International in Cina sono impiegati torture e maltrattamenti quali "calci, percosse, scosse elettriche, sospensione per gli arti superiori, incatenamento in posizioni dolorose e privazione del cibo e del sonno." Questa informazione non viene riferita in modo specifico ai laogai, ma genericamente a "molte istituzioni statali". L'uso della tortura nei laogai è testimoniato dai praticanti del Falun Gong, che riportano numerosi altri metodi (vedi sotto Laogai e Falun Gong). Pratiche dello stesso tipo sono documentate negli anni '90 da Harry Wu e nel 1958 dal Libro bianco sul lavoro forzato nella Repubblica Popolare Cinese della Commissione Internazionale contro il regime concentrazionario. Philip Williams e Yenna Wu spiegano che i metodi di tortura recenti differiscono poco da quelli tradizionali, applicati duranta la dinastia Qing. Il libro Huo diyu di Li Baojia del 1906 descrive e mostra graficamente tali metodi.

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18 gennaio, 2009

Agostino vs Scientology

Dopo BLOG NEWS E M.A.V.A.F.F.A.N.C.U.L.P. CONDANNANO IL PAPA , ECCO IL NUOVO BANNER DA INSERIRE NEL VOSTRO SITO , O BLOG : LA VERITA' SULLA CHIESA DI SCIENTOLOGY .









Visto la censura di youtube e di google video , non mi permettono di caricare il video di South Park , TRAPPED IN THE CLOSET (Intrappolato nell'armadio) , dove viene svelato il SEGRETO di Scientology ( (e non dovete pagare svariate centinaia di migliaia di dollari come Tom Cruise ) quindi tenetivi forti : come fa la gente a credere in queste ca..ate ?




Per conoscere questa trama da fantascienza di serie z, che è il "segreto finale", la "verità ultima" vengono pagati centinaia di migliaia di dollari dagli adepti della setta di Scientology (non a caso fondata da Ron Hubbard, pessimo umano autore di pessima fantascienza), e benchè sia da tempo tutto a disposizione sulla rete, ( banalmente su Wikipedia, da cui abbiamo tratto le info su XENU e thetan) giunge notizia che Tom Cruise ha impedito la messa in onda di un meravigliosissimo episodio di South Park, dove viene rivelato tutto su Xenu e compagnia volante.

Sicuramente il video verrà censurato quindi vi lascio il link dove potete vedere la puntata con i sottotitoli in italiano TRAPPED IN THE CLOSET (Intrappolato nell'armadio) .

Scientology è un movimento a sfondo religioso fondato da L. Ron Hubbard nel 1954. Secondo fonti interne conterebbe ad oggi otto milioni di praticanti, ma fonti esterne riducono la cifra a circa duecentomila.

Che sia corretto definire Scientology una religione è argomento di dibattito. Giuridicamente, lo status di religione viene accordato a Scientology solo da alcune nazioni (per esempio Stati Uniti e Australia); in Europa la tendenza generale è quella di considerarla una "organizzazione", un "movimento", un "culto", una "setta", ma non una "chiesa".

Il quartier generale si trova nella cittadina statunitense di Clearwater. Dopo la morte di Hubbard nel 1986 (o, secondo la credenza diffusa in Scientology, dopo la sua volontaria decisione di abbandonare la Terra) il movimento è guidato da David Miscavige...


Altre notizie su questa "religione" le trovate qui:

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15 gennaio, 2009

Il Brasile dalla dittatura al governo Lula



Gli antecedenti del golpe militare 1954/68 .

Se guardiamo alla storia recente del Brasile possiamo affermare che esistevano, prima del golpe militare tre grandi schieramenti ideologici e politici.

Il primo che risale alla tradizione oligarchica e elitista della classe dominante brasiliana (e in grande parte latino-americana) che non ha mai vissuto una rivoluzione borghese e tanto meno una rivoluzione sociale, cioè con una partecipazione della popolazione: l'indipendenza del Brasile, come sappiamo, è stata una successione dinastica fra il re di Portogallo e suo figlio Dom Pedro I (nel momento in cui gli altri stati latinoamericani si trasformavano in repubbliche) e la repubblica è stato un colpo di stato militare. Possiamo quindi parlare di rivoluzione passiva o di rivoluzione "dall'alto" perché il "popolo" è sempre stato assente da questi movimenti, (anche perché, durante il periodo coloniale, la grande maggioranza della popolazione era composta da schiavi e, come sapete, il Brasile è stato l'ultimo paese al mondo ad abolire la schiavitù nel 1888.) Anzi, in modo emblematico e significativo, la parola "rivoluzione" è stata applicata in Brasile (e a volte è ancora usata) per indicare il "movimento del marzo del 64", cioè proprio il golpe militare. In questo blocco oligarchico (pur con divisioni interne) l'accordo si fondava su una restrizione dei diritti civili e politici a un elite oligarchica e sulla inesistenza di diritti economici e sociali per la grande massa della popolazione.

L'alternativa storicamente incontrata per allargare i diritti è stato il populismo che ha trovato la sua espressione più forte e lucida in Brasile con i successivi governi di Getulio Vargas, prima come rivoluzionario (un'altra rivoluzione sui generis nel 1930), poi come dittatore (quanto ha fondato lo "Estado Novo" nel 1936 con un golpe militare) inaugurando un regime vicino al fascismo italiano e poi come presidente eletto a grande maggioranza dal popolo nel 1950, fino alla sua tragica morte nel 1954: suicida nel palazzo del governo. "Lascio la vita per entrare nella storia".

Con Vargas inizia l'allargamento dei diritti sociali con l'inclusione di masse di lavoratori urbani (mentre continua l'esclusione della grandi masse rurali) ma in un contesto di forte restrizione dei diritti civili e politici.

La rottura con il modello oligarchico dominante fino al 1930, che si dà con l'ascesa di Getulio Vargas, è frutto anche di un altro movimento più radicale, cioè il movimento operaio anarco- sindacalista e del partito comunista. La figura emblematica qui è senz'altro Luis Carlos Prestes il leader del partito comunista brasiliano durante decenni.

L'alternativa comunista, però, non ha mai avuto spazi né durante lo Estado Novo né dopo la seconda guerra mondiale: prima perché Vargas gli ha bloccato decisamente la strada anche con metodi brutali di repressione politica e poliziesca e poi perché la guerra fredda ha fatto mettere fuori legge il partito comunista fino al 1978/79 (con un breve periodo di legalità fra il 1945 e 47).


I comunisti rivendicavano i diritti civili e politici contro la dittatura dello Estado Novo, ma in maniera strumentale, come mezzi per arrivare alla presa del potere e instaurare un regime socialista. Nella tradizione marxista, infatti esisteva (e in parte persiste) una forte diffidenza verso i diritti umani considerati diritti borghesi, che non interessano la classe lavoratrice e che sono visti come meri strumenti per la realizzazione dei diritti economici e sociali che sono ciò che interessa...

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12 gennaio, 2009

LA PENOSA LOTTA PER LA SOPRAVVIVENZA SPIRITUALE ( Parte 2 )

...La voce ufficiale della chiesa cattolica ha largamente considerato gli abusi sessuali del clero come una trasgressione morale e volontaria agli insegnamenti fondamentali in tema di sessualità umana. I recenti papi si sono riferiti ai chierici accusati come peccatori e all'abuso come peccato. Questo
approccio ha avuto un sostanziale impatto sulla risposta al chierico e alla vittima. In linea con la teologia cattolica sulla penitenza e sulla misericordia, il chierico colpevole è incoraggiato a riflettere sulla sua azione peccaminosa, a ricercare il perdono di Dio non ripetendo l'atto in futuro. Le vittime sono incoraggiate a perdonare chi ha abusato di loro. Questa enfasi irrealistica non è sull'abuso e sul suo potere distruttivo sulle vittime, ma su un immaginario futuro in cui l'abuso sessuale non sia causa di imbarazzo per la chiesa istituzionale. L'errore di considerare l'abuso del clero solo in termini di peccato risiede nel fatto che in tal modo viene sottaciuta la valenza criminale dell'atto.
Serve inoltre come distrazione dal criterio di responsabilità del soggetto, così come del sistema ecclesiastico che ha formato, legittimato e coperto l'abuso del chierico.



Evitando di andare oltre la dimensione morale dell'abuso sessuale, la leadership ecclesiastica ha fallito nel comprendere gli effetti complessi e subdoli degli abusi sulle vittime. [5] Nel recente passato non è inusuale che uomini di chiesa abbiano chiesto alle vittime di "lasciare il passato alle spalle e andare avanti". Questo atteggiamento è irrealistico e ingenuo dal momento che prevede che un pedofilo compulsivo o un efebofilo "si penta e non lo faccia più". I vescovi cattolici in generale hanno una scarsa consapevolezza della natura di questa disfunzione sessuale e ancor meno degli effetti devastanti dell'abuso sulle vittime. Prima del 1984 sembra che nessun gruppo di vescovi abbia mai sponsorizzato una formazione sugli effetti di un abuso. Tra il 1985 e il 2002 si sono tenuti numerosi seminari e conferenze negli Stati Uniti sul problema degli abusi sessuali del
clero. In molti di questi psichiatri e psicologi erano relatori, sebbene essi si limitassero a descrivere la patologia di chi abusava. Le discussioni ufficiali della chiesa sul benessere delle vittime sono state rarissime.
Storicamente non esiste documentazione sufficiente sul modo con cui gli ufficiali ecclesiastici abbiano gestito le vittime, ammesso che l'abbiano fatto. Uno studio italiano che risale al XVI secolo descrive come un giovane adolescente, vittima di un chierico, fosse stato punito per aver intrapreso atti sessuali illeciti, ma la punizione fu minima poiché gli atti erano avvenuti contro la sua volontà. [6] La premessa era che tutte le attività sessuali al di fuori del matrimonio fossero gravemente peccaminose e ogni attività sessuale prevedesse una seppur minimo assenso volontario. Oltre a considerare gli effetti sulle vittime dal punto di vista morale non c'è documentazione sufficiente che evidenzi una preoccupazione per l'impatto emotivo e spirituale dell'abuso compiuto da un chierico. Questa mancanza di attenzione ai bisogni delle vittime si è protratta fino ai tempi nostri.
Ad oggi non ci sono state iniziative sponsorizzate ufficialmente dalla chiesa cattolica, a partire dal Vaticano fino alle diocesi, che esplorino l'impatto dell'abuso sulle vittime e consentano di prevedere
strumenti efficaci per assisterle e sostenerle.

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09 gennaio, 2009

Foto shock per non comprare le sigarette , in Brasile sono gia una realtà

In G.B. hanno deciso di mettere delle immagini sui pacchetti di sigarette per mostrare meglio gli effetti del fumo .
Credo che sia una buona idea perchè magari le persone si rendono conto seriamente di quello che fanno .



Il ministero della Sanità inglese ha deciso di far scegliere al popolo britannico le foto che verranno stampate sui pacchetti delle sigarette, per questo motivo è stato realizzare un sito (www.packwarnings.nhs.uk) dove si potranno "votare" le foto maggiormente d'effetto.
In paesi come Canada, Brasile e Singapore già da tempo si stampano sui pacchetti di sigarette scritte abbinate a immagini.

( Foto : queste sono le immagini dei pacchetti di sigarette che ho comprato in Brasile )

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03 gennaio, 2009

Pedro Alonso Lopez



Con tutta probabilità Pedro Alonso Lopez detiene il primato di uccisioni fra i serial killer di ogni epoca, almeno per quanto ci è dato conoscere. Si ritiene, infatti, che nel corso della sua folle carriera abbia soppresso qualcosa come 310 giovani ragazze, un record difficilmente eguagliabile.
Alla stregua di Don Giovanni, che si vantava delle sue conquiste e ne forniva un elenco dettagliato paese per paese, così Pedro confessa agli investigatori di avere ucciso di sua mano perlomeno 110 ragazze in Ecuador, 100 in Colombia e molte più di 100 in Perù.
Solo se si considera la vastità, e la scarsa densità di popolazione in quelle terre, ci si può rendere conto come questo omicida seriale possa avere commesso una simile strage quasi indisturbato. Nella maggior parte dei casi Pedro si trova ad agire in zone abitate da indios privi di qualsiasi tutela da parte delle forze dell’ordine, si tratta di una vita piuttosto facile per un assassino dai grossi appetiti come lui, anche se a un certo punto la buona sorte lo abbandona e si trova a rischiare grosso.
Pedro Alonso Lopez nasce a Tolmia, Colombia, nel 1949, durante un periodo di particolari conflitti sociali, in un tempo e in un luogo della Terra nel quale nessuno avrebbe, in effetti, mai desiderato nascere; potendo scegliere, naturalmente.
Giusto un anno prima, nel 1948, viene assassinato un politico liberal popolare: Jorge Eliecer Gaitan e il paese sprofonda nella guerra civile. Il periodo d’anarchia si protrae per dieci anni e costa alla nazione qualcosa come 200.000 morti.
Pedro è figlio di una prostituta, il settimo di tredici fratelli e sorelle. La sua è un’infanzia infelice. La madre è una figura dominatrice che alleva, se così si può dire, i bambini con autentico pugno di ferro. Ma il ragazzo si trova pur sempre in un casa e qualsiasi cosa è meglio di quello che succede nelle strade, dove la guerriglia, le forze paramilitari e i membri delle forze armate nazionali sono ovunque impegnati a combattersi senza esclusione di colpi, tanto che in Colombia, in quegli anni, la percentuale di criminalità raggiunge livelli 50 volte superiori a quello di tutti gli altri paesi del mondo.
Nel 1957, all’età di otto anni, la madre lo sorprende in atteggiamento inequivocabile con la sorella più giovane. Il suo peggior incubo diventa realtà, la donna lo butta fuori di casa e gli ordina di non fare più ritorno. Adesso Pedro si trova nell’inferno delle strade, senz’altra compagnia che se stesso.
Le cose per lui cambiano rapidamente quando un uomo di una certa età gli offre del cibo e la prospettiva di un luogo dove potere vivere. Il ragazzo quasi non crede alla fortuna che sembra finalmente arridergli, e lo segue. L’uomo lo conduce in edificio abbandonato. Ma appena giunto in quel luogo solitario lo sodomizza più volte, prima di lasciarlo tornare di nuovo alla strada dove lo aveva trovato.
La devastante esperienza crea in Pedro avversione e timore nei confronti degli estranei, sentimento che giunge quasi al limite del terrore. Dorme in edifici abbandonati e solo di notte emerge dal suo nascondiglio in cerca di cibo fra i bidoni dei rifiuti e gli immondezzai. Passa quasi un anno prima che Pedro trovi finalmente il coraggio di viaggiare per il paese e finire a Bogotà, la capitale. Qui giunto, trascorre alcuni giorni a mendicare cibo e a frugare fra i rifiuti, poi una coppia di americani residenti nel luogo lo nota. I due non possono fare a meno di provare una profonda pena per l’aspetto scheletrico e denutrito del ragazzo. Gli offrono un pasto caldo e lo pregano di andare a vivere con loro. Pedro non se lo fa ripetere due volte, e accetta. Trova così una stanza e un tavolo tutto suo e poi l’iscrizione a una scuola per orfani, cose che non solo non aveva mai avuto, ma nemmeno sognato di possedere.
Tuttavia il destino ha in serbo per Pedro un'altra svolta crudele. Nel 1963, all’età di 12 anni, un maestro lo aggredisce sessualmente, durante un giorno di scuola. Tutti i ricordi precedenti ritornano d’un colpo a galla, e l’odio cresce dentro di lui. Il passo successivo è quello di rubare denaro dall’officina della scuola, quindi Pedro fa ritorno verso l’unico luogo di salvezza che conosce, la sua prima casa (in un certo senso), ovvero le strade della Colombia.


La guerra civile è ormai cosa del passato, adesso c’è solo una sorta di guerra fredda, e possibilità di lavoro che prima non esistevano, le fabbriche che avevano chiuso riaprono, ma Pedro è tagliato fuori, non ha avuto alcuna esperienza lavorativa e possiede solo una educazione minima. Passa i sei anni seguenti a mendicare e commette tutta una serie di piccoli reati per sopravvivere.
Durante questi suoi anni giovanili impara a rubare automobili. Ha poco da perdere e c’è chi compra e paga per i suoi servizi. Diventa un ladro di veicoli molto abile, che si fa notare come il più giovane “apprendista del giro”...

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