La salita al potere dei Khmer Rossi parte 4
La Costituzione della Kampuchea Democratica Immediatamente dopo la rivoluzione, i Khmer Rossi non attribuirono un nome al nuovo Stato. Solo dopo l'entrata in vigore della Costituzione della Kampuchea Democratica , il 5 gennaio 1976, il Paese ebbe un nome ufficiale ("Kampuchea" era l'antica denominazione della regione). Dopo tre mesi, il 2 aprile, Sihanouk venne deposto come Capo di Stato. Khieu Samphan ha descritto la Costituzione come "non il risultato di una ricerca sui documenti stranieri, né [...] il frutto di qualunque ricerca degli eruditi. In effetti le persone - operai, contadini e esercito rivoluzionario - hanno scritto la Costituzione con le loro proprie mani.". La Carta Costituzionale era un breve documento composto di 16 capitoli e 21 articoli che hanno definito il carattere dello Stato: gli obiettivi della politica economica, sociale, culturale ed estera. I diritti e di doveri dell'individuo erano definiti brevemente nell'articolo 12. Non era inclusa nessuna delle comuni garanzie dei diritti politici e umani, tranne il proclama "gli uomini e le donne sono sotto tutti gli aspetti uguali". Veniva dichiarato che "tutti gli operai e tutti i contadini sono padroni delle loro fabbriche e dei loro campi". L'esplicita asserzione secondo cui "non c'è assolutamente disoccupazione nella Kampuchea Democratica" lasciava velatamente intuire il massiccio utilizzo del lavoro forzato nel Paese..... Etichette: Cambogia, Kampuchea Democratica, Khmer Rossi, Pol Pot |
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