COLONIA DIGNIDAD ( parte 3 )
...Nel 2005, Gisela Seewald, una tedesca che si era unita a Colonia Dignidad nel 1963, confessò al giudice Jorge Zepeda di aver eseguito trattamenti psichiatrici su bambini, e questo perché Schafer sosteneva che si trattava di bimbi posseduti. Il quadro che emerge è dunque quello di una colonia atta a svolgere attività ed esperimenti di matrice fascista che sembrano proseguire quelli compiuti dal nazismo durante la dittatura Hitleriana. Aspetto che apparirebbe suffragato da una ulteriore accusa mossa contro Schafer, quella di essere coinvolto nella sparizione, avvenuta nel 1985, di Boris Weisfeiler, un professore di matematica Ebreo di origine Russa. Tra Giugno e Luglio del 2005, la polizia Cilena rinvenne due casse d'armi di cui la prima all'interno stesso della colonia, e costituita da fucili e pistole automatici, lanciarazzi a spalla, ed un considerevole numero di munizioni. Gli investigatori parlarono del più grande arsenale mai trovato in possesso di mani private di tutta la storia del Cile. La seconda, all'esterno di un ristorante condotto dalla colonia, e in cui furono rinvenuti lanciarazzi e granate. Attualmente, la colonia non ha smesso d'esistere, ma ha cambiato nome, ed i suoi nuovi leader assicurano che i vecchi tempi sono ormai alle spalle. Nell'Aprile del 2006, ex membri della colonia si sono prodotti in un atto di pubblica contrizione, chiedendo perdono per 40 anni di abusi sessuali e violazioni dei Diritti Umani. In una lettera a tutta pagina pubblicata dal quotidiano cileno El Mercurio, adducendo a scusante che sarebbero stati dominati, mente e corpo, dal carismatico ex leader Paul Schafer... Etichette: Cile, DINA, Germania, Luftwaffe, Pedofilia, TORTURE |
Comments on "COLONIA DIGNIDAD ( parte 3 )"
è incredibile veramente, che al giorno d'oggi, possano esistere posti come quelli; c'è da aver paura veramente!
@Attentialweb si c'è proprio da aver paura !
ingiustizie