* Nome: Agostino
* Eta:31
* Citta:Montecatini Terme
* Non mi piace:Doppie facce
* Mi piace:Libertà
* Film:Horror
* Libro:La Favola di Cristo
* Colore:Nero
* Frase:Meglio primi all'inferno che secondi in paradiso
BLOG NEWS E M.A.V.A.F.F.A.N.C.U.L.P. CONDANNANO IL PAPA
CANNABIS : Morti ogni anno in Italia per consumo di tabacco: 90mila (dati del ministero della Salute)
Anni di carcere per cessione o vendita di tabacco: 0
Morti ogni anno in Italia per consumo di cannabis: 0 (dati del ministero della Salute e dell'Oms)
Anni di carcere per cessione o vendita di cannabis: da 6 a 20
NECROPOLIS - GULAG E LAGER.IT (Per non dimenticare )
...Documenti ufficiali del Partito Comunista Cinese datati 26 agosto 1954 menzionano il laodong gaizao come "un processo di riforma dei criminali attraverso il lavoro, essenzialmente un metodo efficace per eliminare i criminali e i controrivoluzionari". Il termine laogjiao (laodong jiaoyang - rieducazione attraverso il lavoro) si trova in documenti del 3 agosto 1957. Nel 1988, il Ministero di Giustizia descrisse gli scopi del sistema dei laogai in questo modo: "lo scopo principale dei laogai è quello di punire e riformare i criminali. Per definire concretamente le loro funzioni, essi servono in tre campi: punire i criminali e tenerli sotto sorveglianza; riformare i criminali; utilizzare i criminali nel lavoro e nella produzione, creando in tal modo ricchezza per la società". Secondo il tifa, che elenca i termini utilizzabili e pubblicabili in Cina, è illegale chiamare i laogai cinesi "campi di concentramento" o anche semplicemente "campi"; questi termini possono riferirsi ai campi nazisti, sovietici, o della Cina nazionalista. La condanna al laogai (in senso stretto) richiede un processo ufficiale e viene applicata a soggetti riconosciuti dalla legge come criminali, con pene di media e lunga durata di lunghezza stabilita; i detenuti sono privati dei diritti civili e non ricevono salario.
La condanna al laojiao ("rieducazione attraverso il lavoro") è riservata a coloro che hanno compiuto reati minori, per cui non sono legalmente classificati come criminali. I condannati conservano i diritti civili e percepiscono un modesto salario. Il sistema del laojiao viene spesso attaccato come lesivo dei diritti umani e civili. A questo tipo di condanna è infatti associato un iter giudiziario semplificato (e quindi potenzialmente più arbitrario), che permette alle amministrazioni e alla polizia locali di recludere i colpevoli senza processo. I detenuti "laogai" e "laojiao" non raramente vivono negli stessi complessi e lavorano insieme, e si distinguono soprattutto perché i primi indossano un'uniforme e hanno i capelli rasati. Il sistema dei jiuye ("personale addetto al lavoro forzato") riguarda invece l'assegnamento di un lavoro all'interno di una struttura carceraria. Anche il jiuye viene considerato con sospetto da molte fonti occidentali. Sebbene esso non implichi formalmente l'incarcerazione dell'individuo (che rimane teoricamente libero e percepisce uno stipendio regolare) la condizione del personale jiuye (che spesso è costituito da persone obbligate a prestare servizio nei campi) viene spesso descritta come "semi-carceraria". I lavoratori possono vivere insieme alle loro famiglie all'interno o nei pressi dei complessi carcerari e spesso sono ex-detenuti provenienti dal laogai. Esisterebbe il detto: "laogai e laojiao hanno una fine; jiuye è per sempre"...
Comments on "Laogai, peggio di Gulag e Lager , parte 2"
Ogni volta che entro qui scopro qualcosa che non conosco...Grazie Ago per il tuo prezioso blog
@ Zahir de nada carissima è un piacere per me esprimermi