Droghe e sostanze stupefacenti . Cocaina Che cos'è ( parte 2 )
Le vie di somministrazione sono strettamente correlate alla durata d'azione di una singola dose: locale (da 20 a 40 minuti), orale e nasale (da 30 a 60 minuti), endovenosa e inalatoria (20-30 minuti). La cocaina è bene assorbita per via orale (la biodisponibilità della cocaina è del 30-40%); per via topica è rapidamente assorbita attraverso le superfici delle mucose; l'assorbimento intranasale può essere invece limitato dall'azione vasocostrittrice esercitata dalla stessa cocaina. Si distribuisce molto bene nell'organismo passando attraverso la barriera emato-encefalica e la barriera placentare (la cocaina e i suoi metaboliti sono stati ritrovati nel latte materno e in campioni di urine dei neonati dopo l'uso di cocaina da parte della madre). La cocaina è rapidamente ed estesamente metabolizzata dal sangue e dal fegato. L'emivita di eliminazione può variare, a seconda della via di somministrazione, da 48 a 75 minuti. L'85-90% di una dose di cocaina la ritroviamo nelle urine (1-5% di farmaco immodificato e il resto costituito dai suoi metaboliti). L'assunzione di cocaina per via nasale è quella più diffusa: i cristalli sono finemente tritati sino a formare una striscia e quindi inalati (sniffati) mediante una cannuccia. Una dose contiene, in media, circa 20-40 mg di cloridrato di cocaina, a seconda del grado di purezza. Le foglie di coca, invece, sono tenute in bocca e succhiate a lungo, oppure vengono usate per preparare un infuso caldo (mate de coca). Ancora un'altra forma di cocaina è quella fumata sotto forma di crack: sale cloridrato convertito in una forma più volatile, di solito aggiungendo bicarbonato di sodio o acqua; la sostanza viene accesa e se ne inala il fumo. L'inizio dell'effetto è più rapido e l'intensità dello "sballo" è maggiore... Etichette: Droghe, Eroina, metadone, morfina, oppioidi, sistema nervoso centrale, sostanze stupefacenti Oppio |
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