ITALIANI BRAVA GENTE? PARTE 4
Le repressioni in Africa Orientale Italiana dopo la proclamazione dell'Impero Nei primi giorni del giugno 1936 Mussolini telegrafa a Graziani con i seguenti ordini: * "Tutti i ribelli fatti prigionieri devono essere passati per le armi" * "Per finirla con i ribelli...impieghi i gas" * "Autorizzo ancora una volta V.E a iniziare e condurre sistematicamente la politica del terrore e dello sterminio contro i ribelli e le popolazioni complici." Così nel timore che la popolazione insorga i carabinieri operano arresti di massa di etiopi adulti. Poggiali afferma: "Probabilmente la maggior parte è innocente persino di quanto accaduto. Trattamento superlativamente brutale da parte dei carabinieri, che distribuiscono scudisciate e colpi di calci di pistola". Secondo gli ordini di Mussolini, tutti i capi catturati verranno passati alle armi e il villaggio di Goggetti, in cui si sono rifugiati i ribelli, dato alle fiamme. Ecco l'ordine telegrafato: "È inteso che la popolazione maschile di Goggetti di età superiore ai 18 anni deve essere passata per le armi e il paese distrutto" Ma un fallito attentato a Graziani si scatena la reazione ancora più violenta degli italiani. Il 17 febbraio 1937 Graziani invita nel suo palazzo di Addis Abeba la nobiltà etiope per festeggiare la nascita del principe di Napoli e per l'occasione decide di distribuire una elemosina ad invalidi del luogo (ciechi, storpi, zoppi ). La testimonianza di un medico ungherese presente, sottolinea la dura rappresaglia seguita al fallito attentato. Anche le immagini del filmato Fascist legacy della BBC mostrano come nessun etiope uscì vivo dal cortile dove si teneva la cerimonia. Proseguono le violenze, vengono inquinati i terreni con aggressivi chimici, abbattuto il bestiame. Molti uomini bruciati vivi, altri lapidati o squartati. Mussolini con un fonogramma impone che ogni civile sospettato sia fucilato senza processo. Il numero esatto delle vittime della repressione è di 30.000 per gli etiopi, tra i 1.400 e i 6.000 per inglesi, francesi e americani. Dal 30 aprile 1937 le esecuzioni sono passate a 710, il 5 luglio a 1686, il 25 luglio a 1878 e il 3 agosto a 1918. Dalla relazione del colonnello Hazon si evince che i soli carabinieri hanno passato per le armi 2.509 indigeni. Alcuni episodi raccontati dallo stesso Graziani testimoniano che le esecuzioni avvenivano spesso senza la minima prova. Graziani, alla fine dell'anno, verrà sostituito con il Duca d'Aosta che attuerà una politica meno repressiva . Collabora a Wikiquote «La rappresaglia deve essere effettuata senza misericordia su tutti i paesi del Lasta... Bisogna distruggere i paesi stessi perché le genti si convincano della ineluttabile necessità di abbandonare questi capi... lo scopo si può raggiungere con l'impiego di tutti i mezzi di distruzione dell'aviazione per giornate e giornate di seguito essenzialmente adoperando gas asfissianti.» (Generale Graziani) Etichette: Fascismo |
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