Controllo/regolazione delle nascite (cattolicesimo)

La Chiesa ha ripetutamente affermato che i profilattici non sono prevenzioni totalmente affidabili nei confronti delle malattie sessualmente trasmissibili e che l'astinenza e la fedeltà siano viceversa certamente efficaci mentre invece la diffusione del "sesso facile" contribuisce a diffondere l'AIDS; come esempio viene citato spesso il successo nella riduzione dell'epidemia di AIDS in paesi africani con forti minoranze cattoliche quali l'Uganda rispetto ad altri stati africani in cui la presenza cattolica è di pochi punti percentuale e l'epidemia si mostra più virulenta. Viene criticato il fatto che la Chiesa Cattolica dissuade i propri fedeli dall'utilizzo di metodi non naturali per il controllo delle nascite, vieta gli anticoncezionali meccanici e la sterilizzazione e consente unicamente l'astinenza periodica e il matrimonio monogamico. Chi muove queste critiche ritiene che le tecniche naturali per il controllo delle nascite quali l'astinenza periodica abbiano una bassa affidabilità. L'indice di Perl (che rappresenta il numero di gravidanze ogni 100 donne che hanno usato un determinato metodo anticoncezionale per un anno) mostra per l'Ogino-Knaus, basato sull' astenzione dal rapporto nei giorni di ovulazione della donna, valori tipici dal 16% al 30% di gravidanze, percentuali piuttosto insoddisfacenti se rapportate al 2% del profilattico, lo 0.6% dello IUD, il 6% del diaframma e dal 0.1% al 0.5% della pillola (a seconda del tipo). I metodi naturali basati sul riconoscimento della fertilità, come quelli appoggiati dalla Chiesa, non offrono comunque protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili.