I "Vicerè" di Faenza, l'Italia che non cambia
E' il film che i politici non vorranno vedere, che la Chiesa attacchera' e che fara' storcere il naso anche alle associazioni delle famiglie. I Vicere' di roberto Faenza, o L'impietosa autobiografia di uno Stato, come lo stesso regista avrebbe voluto chiamarlo, e' destinato a sollevare le polemiche dell'Italia al tempo di Grillo, che se mette in discussione la politica non e' pronta a fare altrettanto con i valori e le tradizioni di un paese che sembra non affrancarsi mai dai suoi schemi originali. Tratto dal romanzo del 1894 di Federico De Roberto, a lungo censurato dalla critica crociana e dal Vaticano, I Vicere' e' un film di oggi fatto con i dialoghi di allora: ''Si potrebbe pensare che si tratta di battute riadattate per renderle attuali - ha spiegato Faenza all'Ansa - invece non e' stata cambiata nemmeno una virgola del romanzo''. Frasi come ''Destra, sinistra, oggi non significano piu' niente'', non sono solo di morettina memoria (''I rossi, i neri, oggi sono tutti uguali'', Ecce Bombo), ma sembrano venire da una qualsiasi trasmissione televisiva o dall'amara disillusione dell'uomo della strada. Il film segue la trama del romanzo e racconta la storia della famiglia Uzeda, discendente dei Vicere' di Spagna, che si trova ad affrontare la fine della dominazione borbonica e la seguente Unita' d'Italia. Nobili e dominatori da sempre, gli Uzeda cercano di mantenere soldi e potere e, senza scrupoli di coscienza o fede negli ideali, si adattano alla nuova realta' accorti solo a non perdere il patrimonio di famiglia. Non c'e' affetto ne' onesta' nella tradizione degli Uzeda, bensi' sopraffazione, affarismo e trasformismo, e la sete di potere che si esercita fin dentro le mura di casa propria, come ha capito il padre padrone principe Giacomo (il siciliano Lando Buzzanca), che rivisita Massimo D'Azeglio con il nuovo motto ''Fatta l'Italia, dobbiamo farci gli affari nostri!''. Oltre a Stato e famiglia, la critica di De Roberto e di Faenza non risparmia la Chiesa, che oggi, come allora, fara' fatica a mandare giu' le scene notturne nel monastero di Catania, dove i benedettini spegnevano la luce nei dormitori dei ragazzi per accenderle nelle stanze che ospitavano le loro donne. ''Non e' un film anticlericale - ha precisato il regista - cosi' come non e' una critica tout court contro lo stato ma vuole far riflettere su alcune cose che accadono anche oggi''. Con I Vicere', secondo Faenza, si capisce chi siamo, quali sono i nostri valori originali, e se non c'e' da stare allegri si puo' almeno trarre le dovute conclusioni per il bene del futuro: ''Non e' un film pessimista ma tutt'altro, perche' l'amara presa di coscienza e' il primo passo verso il cambiamento'', ha aggiunto. E se Faenza si dice convinto che il film non piacera' ai politici italiani, la sala di Bruxelles dove e' stato proiettato in anteprima mondiale, presenti anche diversi parlamentari europei, ha riservato un lungo applauso alla fotografia senza veli di un popolo, scattata due secoli fa e nemmeno ingiallita.
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Comments on "I "Vicerè" di Faenza, l'Italia che non cambia"
Bravo Agostino!!
O.T. Qui a Catania c'è stata una bellissima Tosca. Ti ho pensato!!
Il libro lo potete scaricare gratis da qui:
http://digilander.libero.it/bepi/biblio5/vicere/vicere.htm
ciaoooo!!!!! a domani sera ;-)
ho appena fatto un post adeguato...
nel video che ho messo... vero che la testa mozzata che vola via dopo pochi secondi assomiglia tantissimo a Trezeguet?! ;-)
VAMOS A GANAR!!!!!!!!
Ne ho sentito parlare molto ma non ho ancora letto il libro. Ora lo scarico, grazie Falstaff. Bravo Agostino!
@Falstaff Grazieeeee!
Sopratutto per la tua segnalazione!
@Lisa72 ora me lo scarico anche io il libro!
@ste.black non vedo l'ora che arrivi domani!
@spes74 Grazie!
Una scusa migliore la potevano trovare!!Notizia ANSA
(ANSA) - ROMA, 3 NOV - Il film I Vicere' non e' stato selezionato per la seconda edizione della Festa del Cinema di Roma esclusivamente per ragioni artistiche.E' quanto rileva in una nota l'ufficio stampa della Festa di Roma riguardo alle polemiche sull'esclusione del film di Roberto Faenza. 'Abbiamo fin qui evitato repliche per non alimentare spiacevoli polemiche - si legge - Visto pero' il susseguirsi delle dichiarazioni, va precisato che I Vicere' non e' stato selezionato esclusivamente per ragioni artistiche'.
A Catania si dice: cchi minchiata!