Cannibal Holocaust. Parte 2
...La scena più famosa e agghiacciante del film è quella della ragazza indigena violentata e impalata. Questa fu la scena che più di tutte sollevò il sospetto di essere snuff, ovvero girata dal vero con violenza reale. In realtà la ragazza fu fatta sedere su un sellino legato al palo e le fu messo un paletto appuntito sulla bocca, per dare la sensazione che il legno le avesse trapassato tutto il corpo. Comunque, il regista ha dichiarato che la ragazza indigena che interpretava la parte era veramente spaventata, durante lo stupro. Deodato ha affermato: «Ci misi una cura maniacale in quel film perché tutto fosse perfetto, ho strisciato addirittura la pellicola per rendere il tutto più veritiero». Il film è stato girato in lingua inglese, in presa diretta, per ottenere più realismo. Per mantenere questo realismo, Deodato avrebbe voluto farlo uscire nelle sale italiane non doppiato. Le quote di partecipazione del cast però prevedevano che la metà degli attori fossero italiani, quindi il regista si rivolse all'Actor's Studio dove trovò due giovani attori italiani che parlavano l'inglese: Francesca Ciardi, ragazza romana dei Parioli e Luca Barbareschi. La prima sarebbe in seguito divenuta moglie del giornalista Paolo Frajese, mentre Barbareschi è oggi un affermato attore e regista. Per gli attori americani invece la scelta cadde su Robert Kerman, che aveva già lavorato con Deodato in Concorde Affaire '79. In seguito il regista scoprì che Kerman era un attore di film porno, rimanendo molto sorpreso da questa notizia. Gli altri due reporter sono interpretati da Gabriel Yorke e Perry Pirkanen, che dopo Cannibal Holocaust non fecero molti altri film...
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