La salita al potere dei Khmer Rossi parte 10 ( ultima parte )
...Nonostante le pratiche brutali siano sempre state molto numerose e ampiamente avallate e promosse dalle alte sfere nelle aree controllate dai Khmer Rossi, alcuni analisti e alcune testimonianze dirette evidenziano che le purghe più cruente si verificarono solo a partire dal 1977, quando la contrapposizione tra la fazione filo-vietnamita e quella nazionalista di Pol Pot (tenuta fino ad allora nascosta) culminò in una rivolta e in un complotto contro la leadership, repressi nel sangue nel 1978. Questo segnò una forte regressione economica, politica e sociale del Paese, che piombò nella più totale anarchia, situazione a cui il regime pose rimedio con estrema radicalità, ponendo cioè in atto una paranoica "caccia alle streghe" contro il "Khmang Siroung ptie khnong" (il "Nemico Interno") e quei crudeli massacri di civili che furono tra le cause della sua caduta. Infine bisogna, nell'attribuire responsabilità individuali a singoli esponenti del regime - in special modo Pol Pot - tenere conto della struttura politico-amministrativa di quest'ultimo, che spesso consentiva ai funzionari una relativa autonomia di manovra. Sovente i massacri venivano direttamente ordinati da dirigenti locali, anche se appare decisamente remota la possibilità che la leadership non ne fosse al corrente (almeno indirettamente). In talune occasioni, peraltro, sembra ci sia stato un diretto coinvolgimento di vari esponenti del Comitato Centrale (non sempre coadiuvati da Pol Pot) nella pianificazioni di purghe e esecuzioni di massa, ma tale impianto accusatorio non si basa su processi - mai celebrati e ancora oggi ostacolati dal governo di Phnom Penh, ufficialmente per favorire la riconciliazione nazionale, ma molto probabilmente per coprire pesanti responsabilità individuali di attuali esponenti del governo e per motivi di stabilità politica del Paese - bensì su testimonianze di ex-esponenti dei Khmer Rossi. Tra di essi, chi sembrerebbe assolvere Pol Pot da molte responsabilità dirette nelle azioni più efferate del regime è Deuch, l'ex-direttore dell'S-21, ma questi precisa che il leader in ogni caso era a conoscenza di ogni situazione, e che quindi avallava di fatto ogni operazione, pur non elaborandola sempre di persona.
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