Jim Jones
Jim Jones nacque a Lynn, un piccolo villaggio situato nel confine dell'Ohio. Suo padre, James Jones, iscritto al Ku Klux Klan, era tornato dalla prima guerra mondiale con un problema al polmone talmente grave che gli fu data l'invalidità. L'indigenza della familia spinse Jim a frequentare le chiese del villaggio, appassionandosi ad improvvisare dei sermoni con gli amici e a bacchettare chi facesse rumore durante il salmo. Più tardi lasciò Lynn per andare a lavorare come inserviente nell'ospedale "Reid Memorial" a Richmond. Lì conobbe Marceline Baldwin, sua futura moglie che lo accompagnerà fino alla fine della sua vita. Si trasferì con Marceline a Indianapolis dove fondò la sua prima chiesa, People's Temple Christian Church. Alla ricerca di adepti Jones si spostò continuamente negli Stati Uniti.A Mendocino, in California, fondò una cooperativa agricola. Nel 1972, si trasferì a San Francisco. La comunità che si batteva contro la speculazione edilizia e gli sfratti, propugnando una sorta di socialismo apostolico, raccolse numerosi diseredati, soprattutto di colore. Jones appoggiò il candidato democratico George Moscone, che venne eletto sindaco di San Francisco; quest'ultimo nominò Jones membro della Commissione interna comunale. Ma Jones iniziava a dare segni di squilibrio; asseriva di essere in grado di compiere miracoli e le prime voci di molestie sessuali nei confronti di alcuni adepti cominciarono a diffondersi. Messo sotto accusa da più parti, Jones si accordò segretamente con il governo della Guyana per ottenere alcuni lotti di terreno nella giungla. Nell'estate del 1977, più di mille persone si trasferirono con un ponte aereo di cargo e voli charter nella nuova "terra promessa" di Jonestown, voluta e creata dal reverendo in mezzo alla fitta vegetazione e isolata dal mondo esterno. Jones scelse quel posto perché lo riteneva luogo ideale per pregare e salvarsi da un olocausto nucleare. Nel 1978 il deputato californiano Leo Ryan si recò in visita a Jamestown assieme ad un gruppo di giornalisti per verificare cosa accadesse nella comunità; durante la sua permanenza, ricevette un biglietto di aiuto e denuncia per le condizioni di schiavitù in seno alla comunità. Ma le guardie del corpo di Jones scoprirono il tradimento e uccisero a colpi di mitra il deputato e la sua scorta. Il giorno seguente, il 18 novembre 1978, il reverendo Jones annunciò alla comunità che "per difendersi dall'imminente invasione delle forze del Male" tutti i fedeli del People's Temple avrebbero dovuto uccidersi: fece distribuire un cocktail di Kool Aid al cianuro dopo aver loro promesso un aldilà utopistico. Il reverendo venne trovato morto con un colpo di proiettile alla testa; attorno a lui giacevano i corpi di 911 persone. I sopravvissuti del People's Temple furono 122, tra cui il figlio di Jones. Etichette: Guyana, Jim Jones, People's Temple, reverendo |
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