Enrico Mattei (Acqualagna, 29 aprile 1906 – Bascapè, 27 ottobre 1962) è stato un imprenditore, partigiano, politico e uomo d'affari italiano. Per la sua attività Mattei fu insignito di diverse lauree honoris causa, della croce di cavaliere del lavoro e della Bronze Star Medal dell'Esercito statunitense (5 maggio 1945), nonché della Cittadinanza onoraria dal comune di Cortemaggiore. « Mio padre diceva che è brutto essere poveri, perché non si può studiare e senza titolo di studio non si può fare strada » (Enrico Mattei, discorso per il conferimento della laurea honoris causa all'Università di Camerino). Enrico Mattei nacque ad Acqualagna in una famiglia modesta, figlio di Antonio, sottufficiale dei Carabinieri. La sua formazione scolastica arrivo' fino alla 'sesta classe'. Dato che nell'età giovanile non sembrava ottenere risultati positivi, né dimostrare costanza negli studi, fu avviato all'attività lavorativa dal padre, che lo fece assumere quale apprendista in una fabbrica di letti metallici di proprietà di tale Cesare Scuriatti a Matelica dove la famiglia si era trasferita nel 1919; qui avvenne il suo primo contatto con i prodotti chimici, in particolare vernici e solventi. Iniziata a soli vent'anni la carriera dirigenziale in una piccola azienda in cui era entrato quale operaio, si trasferì successivamente a Milano dove inizialmente svolse l'attività di agente di commercio, sempre nel settore chimico e delle vernici. A trent'anni, avviò una propria attività nel settore chimico, con la quale riscosse un certo successo sino a divenire fornitore delle Forze Armate. Nel 2007, è stata ritrovata la tessera di adesione al partito fascista (1922). In merito alla supposta sua condivisione del fascismo, Indro Montanelli (che ne fu critico severo) affermò che «l'ambizione di questo self-made man lo portava senza scampo a compromissioni con il regime al potere». Entrò nei circoli di amici che avrebbero dato vita alle correnti democristiane di sinistra. Si iscrisse al Partito Popolare Italiano e successivamente rimase sempre legato all'area democristiana. Durante la Seconda guerra mondiale partecipò alla Resistenza come partigiano "bianco" (fra quelli, cioè, che si riferivano all'area politica cattolica), dimostrandosi subito un valido condottiero ed un buon diplomatico (come ne disse in seguito Marcello Boldrini e come, in un contesto più drammatico, confermò Mario Ferrari-Aggradi ; a latere resta il giudizio di Luigi Longo, del quale divenne amico personale: «Sa utilizzare benissimo le sue relazioni con industriali e preti»),
essendo l'uomo di riferimento della Democrazia Cristiana nel CLN; in tale attività consolidò le sue amicizie con altri partigiani che sempre sarebbero restati per lui persone di riferimento nell'ambito della politica, e proprio fra i suoi compagni di Resistenza avrebbe cercato in seguito, da presidente dell'Eni, gli uomini fidati cui affidare la sua sicurezza personale...Etichette: Agip, Eni |
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