Le disavventure Africane
Le pressioni dell'industria armatoriale, cantieristica, siderurgica che non trovavano in patria sufficienti occasioni di profitto non erano estranee a queste sollecitazioni imperialistiche. Del resto le altre potenze avevano già iniziato da anni a formare i loro imperi coloniali, e negli ultimi tempi queste mire si stavano estendendo a dismisura. Infatti in questo ventennio di fine del secolo le grandi potenze avevano iniziato a spartirsi il mondo; una vera e propria era imperialistica. Chi per procurarsi materie prime, chi per estendere i suoi commerci, chi per piazzare nelle esportazioni il surplus della produzione in patria, e chi per accaparrarsi le grandi miniere di oro o di diamanti. A dominare nelle conquiste coloniali ovviamente l'Inghilterra, che già da un centinaio di anni (tra la fine del Settecento e la prima metà del XIX secolo) l'occupazione delle terre era stata la sua vocazione. In questo 1882 ai suoi 244.000 kmq dell'isola, gli inglesi avevano già aggiunto e "conquistato" 22.000.000 di territori sparsi nei cinque continenti. Così la regina Vittoria divenne anch'essa imperatrice. Questa situazione fino al 1884. Dopo la Conferenza Internazionale di Berlino le potenze in tacito accordo pianificarono la spartizione dell'Africa intera e tutto quanto non era stato ancora conquistato. Inghilterra, Germania, Belgio, Olanda, Russia, Stati Uniti, Italia e Francia iniziarono la "gara" con ogni mezzo, in ogni luogo e in varie forme. Una intesa diplomatica c'era inizialmente, ed erano impegni di non darsi fastidio in questa espansione coloniale. Ma poi alcune nazioni iniziarono a ignorare le mire di altre. acquisto della baia di Assab 1882 conquista prima colonia africana dell'Italia (Dogali, città eritrea) 26 gennaio 1887 possedimenti italiani riuniti nella Colonia Eritrea 1890 conquista della Somalia 1908 conquista dell'Etiopia 1935 Etichette: Colonizzazione italiana |
Comments on "Le disavventure Africane"
vergognamoci. mai più degli spagnoli però...