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* Nome: Agostino
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* Citta:Montecatini Terme
* Non mi piace:Doppie facce
* Mi piace:Libertà
* Film:Horror
* Libro:La Favola di Cristo
* Colore:Nero
* Frase:Meglio primi all'inferno che secondi in paradiso




Movimento Anarchico Volontario Antiautoritario Felizzanese Fottutamente Antipatico Noncurante Comunitario Umanitario Liberal Pacifista

BLOG NEWS per il "TIBET LIBERO!"














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31 gennaio, 2008

ECCO UNO DEI VERI PROBLEMI D'ITALIA . ALTRO CHE GLI STRANIERI! Cesare Geronzi ( parte 3 )

...L’uomo del crac Cirio è stato arrestato nel febbraio 2004, 15 mesi dopo il default. Durante il periodo in carcere, Cragnotti si è comportato come i duri della tradizione romanesca, una parola è poca e due so‚ troppe. Ha mandato appena qualche segnale al banchiere che per primo ha creduto in lui quando a Dublino nacque la Cragnotti & partners (fine 1990) e che, per i bene informati, non ha mai davvero lasciato il vecchio socio.
Cragnotti è uno dei pochi con cui Geronzi abbia avuto un rapporto costantemente paritario. Sono cresciuti insieme a cavallo fra gli anni Ottanta e gli anni Novanta quando Cragnotti si era ben allocato nella finanza milanese che conta, in Montedison e dunque Mediobanca. Geronzi intanto stava nella capitale a costruire la sua superbanca romana partendo da direttore generale della Cassa di risparmio di Roma, piccolo istituto devoto a Madre Chiesa con una Fondazione che era la stanza di compensazione dei poteri romani, fra aristocrazia nera, politici, nobiltà intellettuale, prelati, massoni e cavalieri di Malta.



In meno di due anni, Geronzi si è preso dall‚Iri di Romano Prodi il Santo Spirito e poi, con l‚andreottiano Franco Nobili alla guida della holding di Stato, il Banco di Roma (1990-1991). A quel punto, il ragioniere di Marino è arrivato da azionista in quella Mediobanca dove lo si guardava con certo sospetto in quanto andreottiano, cioè fedele del migliore amico del peggiore nemico di Enrico Cuccia, Michele Sindona...


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28 gennaio, 2008

Auschwitz 1944, foto sull'orrore

Dunque gli Alleati sapevano? L’inferno di Auschwitz era provato da queste foto di Birkenau e Bergen-Belsen? Gli storici concordano sul fatto che Stati Uniti e Inghilterra non potessero ignorare l’essenziale di quanto stava accadendo. Certo, pesarono le strategie militari e le difficoltà obiettive della guerra. Tra cui l’impossibilità di liberare i lager con operazioni terrestri.
Gli Alleati avrebbero dovuto sfondare tutte le linee tedesche. E probabilmente furono decisive le insuperabili difficoltà militari legate a una soluzione soltanto aerea. Nel 1944, infatti, quando queste foto furono scattate, le armate naziste avevano ancora un notevole potenziale bellico.



L'OLOCAUSTO - Eppure, secondo molti storici, si sarebbe pur dovuto fare qualcosa. Perché non colpire quegli stessi edifici di cui si potevano riprendere così minuti particolari?
Per rendersi conto della portata delle accuse e delle polemiche, basta visitare il Museo americano dell’Olocausto, a Washington.
Si attraversano corridoi tappezzati di immagini raccapriccianti, scheletri vaganti nei campi, donne in attesa della fine che abbracciano i figli, comitive di spettri in marcia verso il nulla; e alla fine, come per un colpo di scena a effetto accuratamente preparato, ci si ritrova di fronte a una gigantesca installazione su cui è scritta una frase pesantissima: «Il governo americano avrebbe potuto mettere fine a tutto questo, ma scelse di non farlo».



Il primo grande atto d’accusa al comportamento degli Alleati risale in realtà all’inizio degli anni Ottanta, e porta la firma dello storico inglese Walter Laqueur: Il terribile segreto chiama sul banco degli imputati non solo americani e britannici, ma anche il Vaticano e la Croce Rossa, senza risparmiare la comunità ebraica internazionale. Tutti avrebbero lasciato prevalere, secondo Laqueur, la necessità strategica di vincere. Uno storico ebreo, Tom Segev, nel suo Settimo milione ha così cambiato l’imputazione: l’Agenzia ebraica non mosse un dito perché temeva che i profughi, fuggendo da Hitler, avrebbero provocato una catastrofe politica nel non ancora nato Stato israeliano, abitato allora da appena mezzo milione di persone. Anche il regista francese Claude Lanzmann, nel film Un vivo che passa , calcò la mano sulle responsabilità della Croce Rossa e raccontò come il suo responsabile Maurice Rossel, in visita ad Auschwitz, incredibilmente non si accorse di quanto stava accadendo...


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25 gennaio, 2008

Psicofarmaci e antidepressivi parte 4



...Le BDZ danno forte dipendenza fisica e psicologica e sono difficili da scalare, poiché riaffiorerebbero tutti i problemi per le quali sono state assunte. Possono dare sonnolenza, scadimento delle prestazioni psicointellettive, difficoltà di coordinazione motoria, minor rendimento nelle attività quotidiane, maggior rischio di infortuni o incidenti se associate ad alcol e accentuazione di problemi al fegato.
Le BDZ hanno sostituito i barbiturici nella terapia degli stati ansiosi nei primi anni '60. Oggi i barbiturici sono confinati nella terapia dell'epilessia e nell'induzione dell'anestesia, visto il grosso pericolo di abuso di queste sostanze.
Aumento del tono muscolare e contrazione , riflessi tendinei rapidi , anoressia , crampi addominali , pupille dilatate , convulsioni e possibile stato epilettico
, psicosi con allucinazioni visive e, a volte, uditive , confusione e ideazione paranoica , delirium (specialmente di notte, con disorientamento spazio-temporale).

Nei primi anni '50 furono scoperte casualmente le proprietà euforizzanti dell'iproniazide, che allora veniva usato nella terapia della tubercolosi, e che fu efficace nel trattamento di pazienti depressi. Dall'iproniazide derivò la prima classe di antidepressivi, gli inibitori delle monoammino ossidasi (IMAO). Pochi anni dopo vennero riconosciute all'imipramina, che era usata come antipsicotico, anche proprietà antidepressive.


Proprio dall'imipramina nacque l'altra grande classe di antidepressivi, i triciclici (TCA), così chiamati per la loro struttura molecolare. Con il progressivo approfondirsi delle conoscenze sui meccanismi d'azione degli antidepressivi e sui correlati biologici dei disturbi dell'umore, a queste due famiglie storiche si sono aggiunte altre sostanze di varia struttura chimica, definiti antidepressivi atipici o di seconda generazione, come il Prozac...









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22 gennaio, 2008

Rasputin il monaco pazzo parte 5



...Tra il 1915 e il 1916 Rasputin non conduce una vita irreprensibile, e non solo dal punto di vista sessuale. Un ultimo tentativo per riuscire ad allontanare da corte il monaco è affidata al primo ministro Trepov, che offre a Rasputin una somma in rubli spropositata per lasciare la capitale immediatamente e tornarsene in Siberia. Rasputin non cede al tentativo di corruzione e ne informa la zarina. Il prestigio dell’ "unico amico della famiglia imperiale" assurge ai massimi livelli, dopo questa dimostrazione di fedeltà e attaccamento alle sorti della Corona. Di fronte a questa ennesima vittoria di Rasputin, non resta che il complotto omicida. E ad ordirlo non saranno membri dell’intellighenzia liberale e progressista, che comunque vedevano in quel contadino visionario e religioso un simbolo dell’immobilismo conservatore che stavano cercando di abbattere, bensì uomini appartenenti alla più pura aristocrazia russa, e per un opposto motivo. Liberare lo Zar e la sua famiglia dalla nefasta influenza di quel mugik che stava indebolendo la Corona e molto probabilmente aspirava al potere assoluto.
Il complotto che avrebbe dovuto eliminare Rasputin fu ordito da un folto gruppo di personalità. I più rappresentativi erano sicuramente il granduca Dmitrj Pavlovic, il già citato Puriskevic e l’ambiguo principe Feliks Jusupov. Quest’ultimo era una figura molto particolare dell’alta società pietroburghese: effemminato (molto probabilmente di tendenze omosessuali), grande ammiratore di Oscar Wilde e ossessionato dal desiderio di passare alla storia, ma allo stesso tempo pavido e inconcludente, Feliks era già venuto in contatto - negli anni precedenti - con il magnetico starec di corte. Tra i due si era venuta a creare una strana sintonia, e sembra che Rasputin fosse in un certo modo affascinato dagli atteggiamenti del giovane aristocratico, così diverso da lui.


Altro particolare non trascurabile - e intrigante per il monaco - Jusupov era sposato con una delle donne più belle di Russia, Irina Aleksandrovna, la quale era di carattere estremamente riservato e appariva di rado in società. Feliks Jusupov, benché negli ultimi anni avesse imparato a disprezzare Rasputin, cominciò ad avvicinarvisi e a frequentarlo con regolarità. Per diversi mesi il giovane principe e il rozzo contadino siberiano si incontrarono in serate dedicate alla musica (Jusupov suonava e cantava con perizia) e alla danza, che Rasputin amava spassionatamente...

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16 gennaio, 2008

Le unioni fra persone dello stesso sesso Convegno in Firenze, 25 e 26.01.2008




AVVOCATURA PER I DIRITTI LGBT RETE LENFORD.

In collaborazione con PERSONA E DANNO con il patrocinio della Regione Toscana.
Le unioni fra persone dello stesso sesso.
ALLA RICERCA DELLE REGOLE TRA PASSATO E FUTURO FIRENZE, 25-26 GENNAIO 2008 Teatro Saschall Lungarno Aldo Moro, n. 3.
Evento formativo riconosciuto dall’Ordine degli Avvocati di Firenze.
Notizie sui relatori
Vittoria Barsotti - Professore di sistemi giuridici comparati e direttore del Dipartimento di diritto comparato e penale presso l'Università di Firenze
Chiara Bertone - Ricercatrice di sociologia presso l’Università del Piemonte Orientale
Francesco Bilotta - Ricercatore di diritto privato presso l’Università di Udine, Avvocato in Trieste
Stefano Bolognini - Scrittore
Matteo Bonini Baraldi - Dottore di ricerca, Università di Bologna
Francesco Dal Canto - Professore associato di diritto costituzionale presso l'Università di Pisa
Giovanni Dall’Orto - Giornalista
Alessio De Giorgi - Consigliere contro le discriminazioni per orientamento sessuale ed identità di genere dell’Assessore all’attuazione dello Statuto della Regione Toscana
Daniela Marcucci Pilli - Avvocata in Firenze
Ezio Menzione - Avvocato in Pisa
Morris Montalti - Assegnista di ricerca in diritto pubblico comparato presso l’Università di Bologna
Roberta Padovano – scrittrice
Carmela Simona Pastore - Dottoranda di ricerca, Università di Bari
Saveria Ricci - Avvocata in Firenze
Antonio Rotelli - Avvocato in Taranto
Roberto Russo – Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Firenze
PROGRAMMA:
Venerdì 25 Gennaio 2008 14.00 Registrazione dei partecipanti 14.30 Introduzione
Francesco Bilotta Saveria Ricci
I sessione - gli ordinamenti giuridici dell’antichità modelli etici e norme giuridiche
14.40 – Coordina e introduce , Giovanni Dall’Orto , Roberta Padovano.
Dalle origini al Codice Giustinianeo Giovanni Dall’Orto.
Dalla fine dell’Impero Romano all’Illuminismo Stefano Bolognini
Dall’800 alla seconda guerra mondiale. Pausa caffè
II Sessione - le unioni fra persone dello stesso sesso nel diritto comunitario e comparato 16.30 – Coordina e introduce Vittoria Barsotti , Matteo Bonini Baraldi.
La normativa comunitaria: pluralismo di valori e pregiudizi nazionali
Carmela Simona Pastore.
Le unioni registrate ed i PaCS Morris Montalti.
Separazione dei poteri e riconoscimento del matrimonio.
Cocktail .Inaugurazione di collettiva di pittura.
Sabato 26 gennaio 2008
III SESSIONE - le unioni fra persone dello stesso sesso nel diritto italiano vigente
9.30 – Coordina e introduce Francesco Dal Canto Unioni tra persone dello stesso sesso e Costituzione italiana Daniela Marcucci Pilli.
La famiglia omosessuale nel diritto italiano Alessio De Giorgi.
La normativa della Regione Toscana.
Pausa caffè.
IV SESSIONE - le unioni fra persone dello stesso sesso nel diritto italiano futuro
11.15 – Coordina e introduce Francesco Bilotta , Ezio Menzione.
I progetti di legge presentati in Parlamento Antonio Rotelli.
I CUS: luci e ombre Chiara Bertone.
Le unioni omosessuali nella realtà italiana
Pausa Pranzo
V SESSIONE - tavola rotonda in forma di processo simulato “le unioni omosessuali alla sbarra”
15.00 – Coordina: Roberto Russo Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Firenze
19.00 – Conclusioni e cocktail di saluto
1. IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO le prime 4 sessioni
La prima sessione è dedicata alla retrospettiva storica, la seconda alla panoramica comunitaria-comparatistica, la terza al diritto vigente, la quarta alle prospettive normative future.


la quinta sessione – tavola rotonda/processo simulato
La quinta sessione consisterà in un evento particolare. Al posto di una più tipica tavola rotonda, saranno rivisitati i temi del convegno attraverso la simulazione di un processo avente per tema l’omosessualità.
Il processo seguirà un rito particolare, mutuando alcune norme dal rito penale italiano, altre dal rito statunitense, altre dalla fantasia di chi organizza.
Il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Firenze avrà il ruolo di giudice, in questo caso unicamente direttore del dibattimento, in quanto il verdetto sarà emesso da una giuria composta da persone di età molto diversa fra loro. Avvocati veri si divideranno i ruoli di accusa e difesa. Un nutrito numero di testimoni sarà chiamato a deporre.
Eventi collaterali al convegno.
Per consentire ampi spazi di riflessione e scambi di idee fra i partecipanti al convegno sui temi dello stesso, e per dare una più completa ospitalità ai colleghi che verranno da fuori città, sono stati previsti alcuni eventi collaterali.
Un cocktail per il tardo pomeriggio del 25 e del 26.01. Una cena per la sera del 25. La presentazione di un libro. Infine, una mostra d’arte dedicata al tema del convegno.
Tutti gli eventi si terranno sempre nella sede del convegno.
2. ISCRIZIONE AL CONVEGNO
Per iscriversi è necessario compilare ed inviare via mail o via fax o via posta ordinaria (vi preghiamo sentitamente di ricorrere all’invio a mezzo fax solo eccezionalmente) la “scheda di iscrizione” che viene inviata con il programma del convegno.
a) CREDITI FORMATIVI
Per la partecipazione al convegno è stato previsto dall’Ordine degli Avvocati di Firenze il riconoscimento di 1 credito per ogni ora.
b) ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE
Alla fine del convegno saranno consegnati gli attestati di partecipazione al convegno. In caso di disguidi che rendano impossibile la consegna si provvederà ad inviarli entro 30 gg.
3. IL COSTO DELLA PARTECIPAZIONE AL CONVEGNO
È stata prevista una quota base di € 49, comprensiva di iscrizione, partecipazione al coffee-break del pomeriggio del 25.01, al coffee-break della mattina del 26.01, al coffee-break del pomeriggio del 26.01, nonché al cocktail del 25.01 e del 26.01.
Sarà possibile, per coloro che lo desiderano, pagando una quota supplementare di € 20,00 partecipare al pranzo-buffet del 26.01 e una quota di € 35,00 per la cena di gala del 25.01.
4. LA SEDE DEL CONVEGNO E COME RAGGIUNGERLA
La sede del convegno sarà il Teatro Saschall, posto a Firenze, Lungarno Aldo Moro n.3.


Per chi arriva da fuori Firenze:
in auto: è consigliabile uscire in autostrada a Firenze Sud, oltrepassato il casello, dovrete proseguire sempre diritto, al termine del viadotto sull’Arno, dovrete girare a sinistra; continuando per circa 2 km troverete il Saschall alla vostra sinistra (è un teatro composto da due tendoni bianchi sulla riva dell’Arno)
in treno: scendere a Santa Maria Novella, o prendere un taxi (costo approx. 15 euro) o autobus n. 14 che in 15 minuti vi porta nelle vicinanze del teatro.
in aereo: scali consigliati Firenze Peretola e Pisa, da cui raggiungere, nel primo caso con bus navetta e nel secondo con treno regionale (i treni partono circa ogni ora e ½ ed impiegano 1h e 10)) la stazione di Firenze Santa Maria Novella e da lì proseguire come chi arriva in treno.
5. PARCHEGGIO AUTO
Nelle vicinanze della sede del convegno vi sono ampie possibilità di parcheggiare su strada con parchimetro
6. SISTEMAZIONE IN HOTEL
L’organizzazione ha stipulato convenzioni con 2 hotels:
Hotel Ville sull’Arno****-Lungarno C. Colombo 3-5 (700 metri dal Saschall) sono disponibili camere al prezzo di € 115,00 la Doppia uso singola con colazione e € 150,00 la doppia con colazione
Hotel Mediterraneo***-Lungarno del Tempio 44 (a circa 1,5 km dal Saschall sono disponibili camere al prezzo di € 95,00 la Doppia uso singola con colazione e di € 115,00 la camera doppia con colazione
N.B.: I contatti con gli alberghi dovranno essere presi direttamente dai partecipanti, facendo riferimento al convegno
7. RISTORAZIONE
Poichè nelle immediate vicinanze del Saschall non ci sono molte possibilità di adeguata ristorazione, abbiamo previsto per tutti i partecipanti 3 coffee breaks. Saranno offerti anche 2 cocktails. La sera del 25 è prevista, con pagamento a parte, una cena di gala, mentre il 26 un pranzo a buffet.
8. RACCOMANDAZIONI PARTICOLARI


a. Per le comunicazioni con l’organizzazione utilizzare preferibilmente e-mails e, solo eccezionalmente, fax e telefono.
b. Si raccomanda la massima puntualità. Soprattutto il primo giorno, sarebbe preferibile arrivare con un po’ di anticipo per consentirci di registrarvi tempestivamente e senza farvi perdere tempo in code.
N.B.: In ogni caso, per disposizione dell’Ordine degli Avvocati, non saranno riconosciuti crediti formativi per ciascuna sessione corrente a coloro che vi hanno fatto ingresso 15 minuti dopo il suo inizio.

Per maggiori informazioni:

Studio Legale Ricci

tel. 055.24.76.863

cell. 339.61.97.316

savrix@tin.it

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12 gennaio, 2008

Usi e abusi della cocaina, ieri ed oggi

Quanti sanno che nel diciannovesimo secolo vi era un papa nominato Leone XIII che non solo consumava la cocaina, ma ne pubblicizzava persino i suoi effetti? Fu addirittura ritratto in un manifesto mentre conferiva una medaglia d’oro al fabbricante di quella nuova sostanza usata come "tonico" che egli badava bene di portare sempre con sé.
Secondo i dati dell'International narcotics control board in Gran Bretagna vi è il maggior uso di cocaina del mondo. Circa il 6,8% degli adulti britannici ammette di averla provata, rispetto al 4,9% degli spagnoli, che occupano il Secondo posto. L'Italia si colloca al terzo posto. Oggi il 2% dei britannici - la stessa percentuale degli statunitensi - fa regolarmente uso di cocaina che ormai è diventata la droga più diffusa negli ambienti alla moda.



Naturalmente l'uso della cocaina ha origini molto arcaiche, risalendo sino agli Inca. Gli abitanti dell'area compresa tra Colombia, Perù e Bolivia, dove si producono tre quarti della cocaina del mondo, masticano foglie di cocaina da migliaia di anni. Un tempo la cocaina era riservata alla famiglia reale, ma, come dimostrano alcuni reperti archeologici, era ampiamente usata anche dalla popolazione per motivi mistici, religiosi, sociali e curativi. Non la masticavano solo per le sue proprietà stimolanti, che sembrano annullare la fatica e danno l'energia necessaria per affrontare le ripide salite nell'aria rarefatta di quella regione montuosa, ma anche per le sue qualità alimentari, poiché le sue foglie contengono vitamine e proteine. Poi arrivarono gli invasori spagnoli e la situazione cambiò. All'inizio gli invasori vietarono la cocaina reputandola una sostanza dagli effetti magici e negativi...

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04 gennaio, 2008

Droghe e sostanze stupefacenti . Oppio e oppioidi parte 3

...Gli oppioidi puri non sono tossici (anche se effetti collaterali frequenti sono nausea, vomito e stitichezza) . Non tutte le persone trovano piacevoli i loro effetti, soprattutto le prime volte, ma per alcuni l'effetto calmante, la sensazione di isolamento e di pace in un mondo ovattato - in cui scompaiono preoccupazioni, tensioni, paure, mentre i pensieri diventano leggeri e liberi, i desideri si annullano e ogni cosa è come dovrebbe essere - sono attraenti o addirittura irresistibili. Molti non vanno oltre qualche esperimento, molti continuano ad assumerli ogni tanto, ma alcuni diventano consumatori quotidiani, andando incontro a tolleranza e dipendenza.



L'uso continuativo, infatti, determina col tempo l'assuefazione dell'organismo alla sostanza, che comporta tolleranza e dipendenza fisica, accompagnata, in caso di sospensione dell'assunzione, da crisi di astinenza e da dipendenza psicologica: in pratica, invece di assumere l'eroina per stare bene o meglio, si è costretti ad assumerla per non stare male. La crisi di astinenza si presenta in genere dopo circa 8 ore dall'ultima assunzione ed è caratterizzata da ansia, sbadigli e sudorazione, lacrimazione, insonnia, crampi e dolori diffusi...

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02 gennaio, 2008

Thinking Blogger Awards

Lisa mi ha nominato in questa catena di bloggers, che leggendosi e “piacendosi” si tengono a mente e creano il “percorso”, la “storia” della propria esistenza in internet.


Mille grazie Lisa per avermi nominato , ormai è da qualche mese che ci siamo scambiati i link e noto che non solo passi sempre a trovarmi ma lasci sempre commenti intelligenti.




Nomino a mia volta: AGUAS DA VIDA , è grazie a lei che io ho intrapeso la strada del blog , Spirtules ( Danzando a piedi nudi ) , Falstaff , NERO ASSENSO e ACME DEL PENSIERO .

Infine ecco le regole per partecipare :
1. Partecipare se si è stati nominati.
2. Lasciare un link al post originario inglese
3. Quindi inserire nel post il logo del Thinking blog award.
4. Indicare i blog che hanno la "capacità di farti pensare".

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