Stupri di guerra . Parte 2
...Un rapporto ONU dello scorso ottobre, dedicato alla violenza contro le donne, stima che durante il genocidio del Ruanda del 1994 siano state violentate tra le 250.000 e le 500.000 donne, mentre in Bosnia tra le 20.000 e le 50.000. Per le milizie è un modo di umiliare il nemico, impedire che si riproduca - nel caso le donne vengano anche ammazzate - o (in Africa) diffondere il virus dell'AIDS. “Le violenze sessuali sono sempre meno una conseguenza della guerra e sempre più un'arma utilizzata a fini di terrore politico, di sradicamento di un gruppo, di un disegno di genocidio e di una volontà di epurazione etnica” (dall'introduzione a “Stupri di Guerra” di Karima Guenivet). Karima Guenivet, una giornalista algerina esperta di diritto umanitario, ha ricostruito in maniera approfondita la storia di quel che è accaduto in tre regioni devastate dalla brutalità della violenza: l'Algeria, il Rwanda, la Bosnia. In particolare, Karima documenta la violenza contro le donne da parte dei militari, definendo lo stupro di guerra come un vero e proprio crimine contro l'umanità. «Come altri soldati di altri eserciti, anche gli americani si sono resi responsabili di stupri durante la Seconda Guerra Mondiale. Le donne inglesi e francesi erano alleate, quelle tedesche nemiche, ma tutte sono rimaste vittime, a migliaia, di quella esasperata violenza sessuale che è lo stupro». Anche J. Robert Lilly, professore di sociologia e di criminologia alla Northern Kentucky University negli Stati Uniti e professore associato di sociologia e politica sociale all'Università di Durham in Gran Bretagna, si è occupato della questione pubblicando il saggio “Stupri di Guerra. Le violenze commesse dai soldati americani in Gran Bretagna, Francia e Germania” (Mursia Editore)... Etichette: BBC, Burundi, Generation Next, Haiti, MINUSTAH, ONU, peacekeeper, The Lancet, USA, violenza sessuale |
Comments on "Stupri di guerra . Parte 2"
complimenti per il posto, vero, crudo e necessario. grazie a ciò che studio e a vari viaggi (uno su tutti quello in bosnia) che ho fatto, anche io sono venuto a conoscenza di questa pratica. agghiacciante.
meno male qualcuno, a volte, lo ricorda.
a presto,
tommi - www.bloginternazionale.com
@tommi grazie per i complimenti , trovo indispensabile diffondere queste tristissime notizie
chissà se è finita laggiù anche la mia vecchia Panda Young 750... ;-)