CRISTIANESIMO E IDEOLOGIA DELLA SCHIAVITU’! Parte 2
Questi caratteri furono fissati dall’ideologia religiosa in maniera esplicita dagli evangelisti. Il dio dei cristiani non era Zeus sottomesso a Fato, cioè alle condizioni che hanno permesso la sua esistenza. Il dio dei cristiani non concepisce la libertà come scelte all’interno di condizioni, ma concepisce la sua libertà come arbitrio assoluto nel mettere in atto azioni che sono censurate come inumane e criminali dagli Esseri Umani. Il dio dei cristiani concepisce la libertà degli Esseri Umani soltanto come approvazione dell’esercizio del suo libero arbitrio in un agire inumano e criminale. Così, per il cristiano, che si ritiene schiavo del suo dio e di Gesù, non trova assurdo né sconveniente che le persone siano schiave e anzi, chiede alle persone di perseverare nella loro schiavitù ponendosi egli stesso, ad imitazione del suo dio e di Gesù, al di fuori e al di là della legge: “morto alla legge!”. Diventa assolutamente logico, per il cristiano, trasferire la schiavitù come relazione economica sociale a manifestazione della volontà del suo dio alla quale tutti gli uomini devono sottomettersi. I rapporti di forza sociali sono quelli che determinano l’atteggiamento reale del cristiano. Contro ogni guerra prima di diventare “religione di stato”; pronto a condannare a morte atroce chi non combatte per la sua gloria quando diventa “religione di stato”. Sempre contro i poveri e i diseredati, pronto a sposarne la causa se deve conquistare il potere, ma subito dopo ritorna a combattere i poveri affinché stiano poveri,obbedienti e ai posti che a loro ha assegnato il suo dio. “Doveri verso l’autorità – Ognuno sia soggetto alle autorità superiori; poiché non c’è un’autorità che non venga da dio, e quelle che esistono sono costituite da dio. Perciò chi si oppone all’autorità resiste all’ordine stabilito da dio; e coloro che resistono attirano la condanna sopra sé stessi. I magistrati non son di timore per le buone azioni, ma per le cattive. Vuoi tu non aver paura dell’autorità? Diportati bene e riceverai la sua approvazione. Essa è infatti ministra di dio per il tuo bene. Se invece agisci male, temi; non per nulla essa porta la spada: è infatti ministra di dio, esecutrice di giustizia contro chi fa il male. E’ necessario, quindi, che siate soggetti, non solo per paura della punizione, ma anche per motivo di coscienza. Per questo dovete anche pagare le imposte: perché sono pubblici funzionari di dio, addetti interamente a tale ufficio. Rendete a tutti quanto è dovuto: a chi l’imposta, l’imposta; a chi la gabella, la gabella; a chi la riverenza, la riverenza; a chi l’onore, l’onore.” Paolo di tarso, lettera ai Romani 13, 1-7... Etichette: africa, Claudio Simeoni, Schiavitù |
Comments on "CRISTIANESIMO E IDEOLOGIA DELLA SCHIAVITU’! Parte 2"
Ovviamente Paolo, il falso discepolo di Gesù, poteva solo negare e distruggere gli insegnamenti di chi affermava di seguire.
Ciao